Il pane come si faceva una volta, lievitato col “criscito” e cotto nel forno a legna, si può trovare ancora all'Antica Panetteria dei Buoni Sapori.
Appena entrati l'odore del pane a canestrelle, vera rarità prodotta solo qui, Vi dà il benvenuto. Filoni caldi e profumati, ben cotti e croccanti, che raccontano di una tradizione antica che passa di mano in mano, da padre in figlio dal 1890. All'epoca il forno si trovava sull'Appia Antica, alle spalle della chiesa madre, e la fragranza incantava i passanti. Un giorno si fermò ad assaggiarlo anche re Ferdinando di Borbone. Da allora, l'arrivo dei nuovi macchinari per la lavorazione non ha compromesso la qualità.
I segreti della panificazione sono passati da Raffaele Pagliuca a Stefano, titolare del punto vendita. Ora sta anche crescendo la nuova generazione dell'arte bianca, alle prese coi piccoli segreti della panificazione che rendono un prodotto semplice come il pane in una leccornia da mettere a tavola con orgoglio. La pasta messa a crescere per sette/otto ore, a seconda del grado di umidità della giornata, e poi cotta nel forno riscaldato dal calore delle cosiddette fascine in appositi contenitori di vimini, le canestrelle appunto, che sopra regalano al prodotto un bel disegno a cestino e sotto delle scanalature croccanti. Con la stessa pasta si preparano anche le tradizionali pizze rustiche, che vengono cotte ancora nei ruoti di rame. |